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Valcodera e sentiero del "Tracciolino"
28/07/2022

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Il trasferimento in auto al mattino è stato inaspettatamente veloce: in due ore siamo arrivati a Novate Mezzola, avendo pure bevuto il  caffè!

Al parcheggio ci siamo trovati in difficoltà dovendo raccogliere ben 14 Euro in monete per  pagare il tiket, di recente istituzione, per lasciare in sosta le nostre due autovetture.

Superata la sorpresa e sistemato  il biglietto, abbiamo cominciato la bella salita sui caratteristici gradoni della mulattiera verso il paese di Codera.

Bello è il tempo, non proprio fresca la temperatura, e si prospetta una piacevole ed interessante escursione al cospetto di laghi e monti, su un lungo ed antico tracciato costruito con scale, scavi, ponticelli, cenge, terrazzamenti, gallerie,  il tutto necessario per superare le varie asperità del territorio.

Anche i bellissimi borghi che incontriamo in questo percorso sono testimonianza dell’antica arte edificatoria: notiamo con piacere  l’ottima scelta di diverse ristrutturazioni portate a termine in tempi moderni.

E’ pressochè abbandonato il borgo di Avedèe, il primo che si incontra salendo, ed è molto restaurato, che significa  in buona parte abitato, seppur saltuariamente, nel corso dell’anno, il borgo principale di “Codera”. Qui si trova un rifugio, una trattoria alpina, una chiesetta e un piccolo museo che conserva attrezzi e ricordi di lavori nei campi, nei boschi e della lavorazione delle pietre.

Da Codera iniziamo a scendere nella ripida vallata per arrivare in un punto spettacolare dove due arditi ponti consentono di superare  la profondissima valle scavata dal torrente e quindi cominciamo a risalire sull’altro versante per arrivare al conosciuto sentiero chiamato Tracciolino.  Anche questo è stato realizzato con notevoli movimenti e scavi di terra e rocce, fino a renderlo pressochè pianeggiante con andamento attraverso il monte superando pareti strapiombanti e vallette.

Ora noi camminiamo lungo il Tracciolino per puro sport ma questo sentiero è nato per permettere la costruzione e la manutenzione di diversi invasi idroelettrici della zona.

Tra Codera e San Giorgio incontriamo il piccolissimo borgo chiamato Cii e salutiamo la coraggiosa signora che qui trascorre i mesi estivi giungendovi, però, con l’elicottero perché “…non riesce più a camminare a lungo”.

E poi scopriamo (bisogna guadagnare altri 100 metri di dislivello) un più organizzato borgo che si chiama “Cola”. Qui troviamo alcuni residenti che curano orti ricavati con arditi terrazzamenti, che hanno orgogliosamente restaurato la loro chiesetta, che mantengono vive e fiorite le loro baite di pietra e legno, addossate l’una all’altra, in forma che un tempo era per necessità e che ora definiamo molto “romantica”,

Pure San Giorgio è  un borgo bellissimo, posto in un largo, verde spiazzo ad un’altezza di 750 mt.: l’abbiamo visitato altre volte e ci affascina sempre.

Si arriva a S:Giorgio solo camminando, salendo da Novate, attraverso la ripida mulattiera che noi abbiamo percorso in discesa. Purtroppo il fondo stradale di quest’ultimo tratto è molto dissestato e, impegnati a guardare bene dove appoggiare i piedi, abbiamo un po’ meno goduto della vista mozzafiato sui sottostanti azzurri laghi.

Confidiamo, concludendo, che quanto si raccoglierà con il “parcheggio a pagamento” venga destinato alla auspicabile manutenzione di questi percorsi storici.

                                              Rosanna

Km. percorsi: 13,6 - Dislivello complessivo mt. 1360.

Partecipanti:  Adriano S. Anna, Armando, Fausto N. Gigi , Marta, Michela e Rosanna