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Itinerario n. 3
Periplo del Monte Rena

Dopo aver attraversato la parte più vecchia del paese di Comenduno si imbocca un sentiero con media difficoltà fino in località Merà, mulattiera fino in Ganda (che è il punto più alto del percorso) prevalentemente in zona boscosa, poi torna sentiero che si snoda tra bosco e prato fino a Camocco. Prosegue quindi su terreno più roccioso passando nella zona sottostante la corna del Mesdé. Riprende poi il tracciato del N. 537 fino alle Grotte di Petello; quindi, percorre la strada della forestale e infine scende dal sentiero del Brendenì, utilizzato anche dall'itinerario N.2.
Chiesetta di Santa Maria, Comenduno
giro ad anello
11.300 mt. Antiorario
escursionistico: ore 4.00 min.

Nella parte più bassa, fino alle case di Merà, possiamo trovare strati di calcari neri e di marne nerastre in alternanza a strati argillosi via via sempre più rari e da una fascia di rupi biancastre non stratificate del Retico medio e Superiore.

In queste rocce è possibile rinvenire fossili di bivalvi, piccoli gasteropodi e colonie di coralli. Un eccezionale ritrovamento è stato quello del cranio e di alcuni frammenti di corazza di un rettile Placodonte.

Addentrandoci nella valle del Rovaro si attraversano le rocce del Giurassico e, in corrispondenza del muraglione dell'ultima briglia, sulla sinistra idrografica, affiora uno strato a brachiopodi fossili, mentre nei ghiaioni si potranno cercare i fossili di ammoniti. Raggiunta Ganda si potranno cercare gli ammoniti limonitizzate nelle rocce dei dintorni fino alla vetta del Rena. La discesa nelI'alta Val Camocco trova una situazione poco diversa: sempre rocce del Giurassico. Non visibile, perchè nascosta dalla fitta vegetazione, poco sotto le baite di Camocco, una cava di roccia nera, sfruttata agli inizi del secolo.

Ritroviamo le rocce del Retico dopo aver superato la bastionata rocciosa della “Corna del Mesdé'; nei dintorni della cappelletta di quota 850 è possibile vedere dei massi di roccia verde: sono le porfiriti, rocce di origine vulcanica, che affiorano nella vallecola fin sotto la provinciale per Ganda.

Poco oltre il cambiamento si fa evidente: non più rocce stratificate e di colore grigio-nero, ma biancastre; è la Dolomia Principale. Questo tipo di roccia ci accompagna fino alla Chiesa di Petello oltre la quale riaffiorano le rocce del Retico, che troveremo fin sopra il punto di partenza.

Anche in questo percorso non mancano fiori di rara bellezza: narcisi, in primo luogo, primule, bucaneve, denti di cane, rose di Natale e orchidee, gigli, campanule, asfodeli...

Cappella degli Alpini

Dalla Chiesetta di Santa Maria alla cappella degli Alpini

Come per tutti i nostri itinerari la partenza è davanti alla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m - foto nr. 1, 2 e 3), all’incrocio tra via Santa Maria e via Briolini.

Guardando la facciata della chiesa vediamo, a sinistra dell'ingresso, una serie di cartelli (foto nr. 4) che indicano i diversi itinerari che si dipartono dalla chiesetta nella nostra direzione. Alle nostre spalle un cartello riporta le mappe e la segnaletica degli altri itinerari del Monte Rena.

Seguiamo il nostro itinerario imboccando via Santa Maria, la strada in salita a sinistra rispetto la facciata della chiesetta. 

Dopo pochi passi superiamo, sulla destra, un garage (foto nr. 5) , sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli; proseguiamo dritti ed arriviamo ad uno slargo ove, proseguendo dritto, imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento (foto nr. 6), in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello che ci indica che questo tratto di percorso è in comune con gli itinerari nr. 6 (sentiero Agostino Noris), nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), nr.2 e nr.4.

Distanza dalla partenza:200 mLunghezza del tratto:200 m
Distanza dall'arrivo:10.600 mQuota:405 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
la partenza è davanti alla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m - foto nr. 1)
Foto nr. 1 la partenza è davanti alla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m - foto nr. 1)
affreschi risalenti al XIV secolo all'interno della chiesetta
Foto nr. 2 affreschi risalenti al XIV secolo all'interno della chiesetta
interno della chiesetta di Santa Maria
Foto nr. 3 interno della chiesetta di Santa Maria
sulla sinistra della chiesetta i cartelli dei vari sentieri
Foto nr. 4 sulla sinistra della chiesetta i cartelli dei vari sentieri
 superiamo, sulla destra, un garage sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli;
Foto nr. 5 superiamo, sulla destra, un garage sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli;
imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento in ripida salita
Foto nr. 6 imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento in ripida salita

Pé del Diaol

Dalla Chiesetta degli Alpini al Pé del Diaol

Lasciamo la Cappella degli Alpini sulla nostra sinistra imboccando il sentiero contrassegnato dal cartello di partenza del Percorso Sprint Didattico-Sportivo Cappella degli ALpini - Pé del Diaol (foto nr. 1), dove sono indicati i nomi dei vincitori della gara negli ultimi anni.

Procediamo su un tratto di sentiero erboso pianeggiante (foto nr. 2) che si affaccia sulla valle e arriviamo ad uno slargo con un grande crocifisso in legno (foto nr. 3), che lasciamo sulla nostra sinistra; seguiamo la recinzione (foto nr. 4) e scendiamo pochi metri per imboccare la strada sterrata a sinistra (foto nr. 5) che in un primo tratto scoperto (foto nr.6) offre una bella vista sulla valle, sull'abitato di Comenduno e sul Monte Misma (foto nr. 7). 

Il sentiero prosegue a tratti nel bosco e intercetta il sentiero nr. 6 che procede in senso opposto e lascia il nostro sentiero scendendo a destra. Noi procediamo dritti. (foto nr. 8) e poco dopo raggiungiamo il cancello di un'abitazione che evitiamo salendo a sinistra (foto nr. 9) su un tratto roccioso dove c'è anche una panchina in legno (foto nr. 10).

Il sentiero procede nel bosco su fondo roccioso, superiamo un primo bivio alla nostra sinistra (foto nr. 11), superiamo un tratto protetto da paletti in ferro e catene (foto nr. 12), oltrepassiamo un secondo bivio sulla nostra sinistra, che conduce alla Baita dei Tro (foto nr. 13) e arriviamo in vista della località Pé del Diaol (foto nr. 14) nella Valle d'Isla (Tru) (foto nr. 15) dove un cartello riporta la leggenda dei Pé del Diaol (foto nr. 16) e un altro riporta i migliori tempi ed i record sul percorso sprint (foto nr. 17). Su un sasso a terra vicino al torrente Isla sono visibili le impronte attribuite al Diavolo (foto nr. 18)

Distanza dalla partenza:1.100 mLunghezza del tratto:900 m
Distanza dall'arrivo:9.700 mQuota:460
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
il cartello indica la partenza del percorso per il Pe del Diol
Foto nr. 1 il cartello indica la partenza del percorso per il Pe del Diol
Procediamo su un tratto di sentiero erboso pianeggiante
Foto nr. 2 Procediamo su un tratto di sentiero erboso pianeggiante
arriviamo ad uno slargo con un grande crocifisso in legno
Foto nr. 3 arriviamo ad uno slargo con un grande crocifisso in legno
seguiamo la recinzione
Foto nr. 4 seguiamo la recinzione
scendiamo pochi metri per imboccare la strada sterrata a sinistra
Foto nr. 5 scendiamo pochi metri per imboccare la strada sterrata a sinistra
in un primo tratto scoperto offre una bella vista sulla valle
Foto nr. 6 in un primo tratto scoperto offre una bella vista sulla valle
sull'abitato di Comenduno e sul Monte Misma
Foto nr. 7 sull'abitato di Comenduno e sul Monte Misma
procediamo dritti lasciando il sentiero nr. 6 che scende a destra
Foto nr. 8 procediamo dritti lasciando il sentiero nr. 6 che scende a destra
poco dopo raggiungiamo il cancello di un'abitazione che evitiamo salendo a sinistra
Foto nr. 9 poco dopo raggiungiamo il cancello di un'abitazione che evitiamo salendo a sinistra
saliamo su un tratto roccioso dove c'è anche una panchina in legno
Foto nr. 10 saliamo su un tratto roccioso dove c'è anche una panchina in legno
superiamo un primo bivio alla nostra sinistra,
Foto nr. 11 superiamo un primo bivio alla nostra sinistra,
superiamo un tratto protetto da paletti in ferro e catene
toto nr. 12 superiamo un tratto protetto da paletti in ferro e catene
oltrepassiamo un secondo bivio sulla nostra sinistra, che conduce alla Baita dei Tro
Foto nr. 13 oltrepassiamo un secondo bivio sulla nostra sinistra, che conduce alla Baita dei Tro
arriviamo in vista della località Pé del Diaol
Foto nr. 14 arriviamo in vista della località Pé del Diaol
Pé del Diaol nella Valle D'Isla (Tru)
Foto nr. 15 Pé del Diaol nella Valle D'Isla (Tru)
un cartello riporta la leggenda dei Pé del Diaol
Foto nr. 16 un cartello riporta la leggenda dei Pé del Diaol
un altro cartello riporta i migliori tempi ed i record sul percorso sprint
Foto nr. 17 un altro cartello riporta i migliori tempi ed i record sul percorso sprint
Su un sasso a terra vicino al torrente Isla sono visibili le impronte attribuite al Diavolo
Foto nr. 18 Su un sasso a terra vicino al torrente Isla sono visibili le impronte attribuite al Diavolo

Merà

Dal Pè del Diaol a Merà

 

Distanza dalla partenza:2.600 mLunghezza del tratto:1.500 m
Distanza dall'arrivo:8.200 mQuota:635 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo