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Itinerario n. 2
Croce di San Luigi

Sentiero agibile senza difficoltà, su fondo cementato fino al Pradèl, poi mulattiera, nel tratto iniziale in comune col sentiero 538, da cui si separa dopo circa 3100 mt. tagliando a sinistra attraverso prati e castagneti fino in prossimità della Croce di S. Luigi. In discesa dalla Croce, sentiero in pineta fino al bivio per la Madonnina del Brendenì attraversando più volte la Val Brendena e percorrendo infine il sentiero del Brandenì.
Punti di interesse: Chiesetta di Santa Maria a Comenduno, Cappella degli Alpini, il Fontanì, Azienda agricola Battista Aquilini, Pradel, Merà (nei pressi), Col de Bates (nei pressi), Croce di San Luigi, Madonna del Brandenì (nei pressi)
Chiesetta di Santa Maria, Comenduno
Chiesetta di Santa Maria, Comenduno
696 m
696 m
7300 mt. Orario
escursionistico, ore 3.00 min.
375 m
1000 m
E: (escursionistico)
Percorribile solo a piedi

Fino a poco prima del “Col del Batès” il percorso è lo stesso del n. 4; dal bivio il sentiero corre quasi parallelo agli strati del Giurassico e non presenta particolari di interesse se non nei pressi di quota 750, dopo aver superato la Val Brendena: sul costone, è possibile trovare bei pezzi di selce da bianco grigiastra a quasi nera e poco sotto il sentiero si trova uno strato a molluschi fossili silicizzati, però non facilmente estraibili dalla roccia.

Nella successiva discesa si attraversano in successione gli strati del Lias inferiore (Giurassico) e quelli del Retico superiore che formano le imponenti masse rocciose che attraversano quasi orizzontalmente la montagna e alla sommità delle quali è posta la Madonnina del Narciso.

Numerose le specie di fiori che si possono vedere in tutte le stagioni: in primo luogo i narcisi, che, anche se non abbondanti come nei prati di Ganda, offrono sempre uno spettacolo per la loro fioritura molto precoce.

Tra le rocce i rari semprevivi e nei pascoli più asciutti i bianchi asfodeli alti anche oltre 1 metro. Da ricordare anche i rari iris, i gladioli, i garofani e ultimi a fiorire le genziane germaniche e i rari colchici, scambiati spesso per crochi a fioritura autunnale.

Descrizione del percorso:

Dalla chiesetta di Santa Maria alla cappella degli Alpini

Il percorso prende inizio dalla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m), all’incrocio tra via Santa Maria e via Briolini.

Guardando la facciata della chiesa vediamo, a sinistra dell'ingresso, una serie di cartelli che indicano i diversi itinerari che si dipartono dalla chiesetta nella nostra direzione. Alle nostre spalle un totem a 3 facciate riporta le mappe e la segnaletica degli altri itinerari del Monte Rena.

Iniziamo il nostro itinerario imboccando via Santa Maria, la strada in salita a sinistra rispetto la facciata della chiesetta. 

Dopo pochi passi superiamo un garage, sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli; proseguiamo dritti ed arriviamo ad uno slargo ove, proseguendo dritto, imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento, in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello che ci indica che questo tratto di percorso è in comune con gli itinerari nr. 6 (sentiero Agostino Noris), nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), nr.2 e nr.4.

Dalla cappella degli Alpini al Fontanì

Usciti da questo tratto di percorso a gradoni svoltiamo a destra ed arriviamo alla cappella degli Alpini che lasceremo sulla nostra destra proseguendo dritti su via degli Alpini, in salita su fondo asfaltato che presto si trasformerà in fondo in cemento. Passiamo davanti ad una fontanella (sorgente Fontaní) sulla nostra sinistra, che da un po' di tempo è chiusa, mentre alla nostra destra si innesta un ripido sentiero che sale dal Parco Martinelli di Comenduno.

Dal Fontanì alla Stalla Martinelli

Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale e dopo una marcata curva a sinistra lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), molto ripido e contrassegnato dal relativo cartello. Siamo in località Casailetti. Poco più avanti incontriamo, sulla destra, un cartello che indica vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista).

Proseguiamo e poco dopo incontriamo un altro cartello (da rifare) che ci indica di lasciare la via Degli Alpini svoltando a destra per imboccare un tratto dell’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda. Dopo circa 150 m convergiamo su via Perola, una strada Agrosilvopastorale asfaltata e piuttosto ripida.

Dalla Stalla Martinelli al bivio per Merà

Dopo la prima curva a sinistra incontriamo la stalla Martinelli a monte della quale un cartello indica la svolta per il sentiero nr. 1; noi proseguiamo dritti mantenendoci su via Perola, che, dopo una curva a destra, procede in ripida salita con qualche curva su fondo in cemento, a tratti asfaltato.

Dopo aver superato, sulla nostra sinistra, una strada privata che scende ripida da una baita immettendosi su via Perola, incrociamo, sulla destra, il sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni, che dopo pochi metri abbandona la via Perola per inerpicarsi alla nostra sinistra (foto nr. 6).

Ci manteniamo su Via Perola, che ora procede meno ripida e dopo aver attraversato la valletta della Barchessa (foto nr. 7) vediamo sulla nostra destra due deviazioni private che conducono ciascuna ad una baita. Sulla sinistra vediamo un bel crocefisso di legno ed alle sue spalle degli alveari in una radura dove il bosco si dirada.

Proseguiamo ancora in salita e poco sopra, su un'ampia curva a sinistra si innesta il sentiero che proviene da Merà; ci manteniamo sulla strada agrosilvopastorale, vediamo in alto sulla destra spuntare la baita Pradel e passiamo accanto ad un roccolo dal quale si gode una bella vista sulla valle.

Dal bivio per Merà a località Pradel

Poco dopo il roccolo arriviamo al bivio per Merà, sulla nostra destra, segnalato da apposito cartello. Alla nostra sinistra c'è un parcheggio per le auto munite di permesso per percorrere la strada agrosilvopastorale; noi proseguiamo dritti su una mulattiera che procede abbastanza ripida con ampie curve; dopo la seconda curva si stacca il sentiero che conduce alla baita in località Pradel.

Proseguiamo dritti e dopo un'altra curva e controcurva (foto nr. 6), sulla destra c'è la strada di accesso alla baita Pradel che sorge su un bel punto panoramico e la deviazione per chi prosegue sul sentiero nr. 6 Agostino Noris. Noi rimaniamo ancora per un pò sulla strada agrosilvopastorale 

Da località Pradel a poco prima del Col de Bates 

Poco dopo aver lasciato la località Pradel vediamo sulla nostra destra un'altra stradina che porta ad una piccola sorgente e ad una baita dalla quale si gode una bellissima vista sulla Valle Seriana. Noi però proseguiamo dritti ed affrontiamo un lungo rettilineo molto ripido che ci porta ad una curva sulla quale un cartello ci indica di abbandonare la mulattiera che in pochissimi minuti ci porterebbe al Col del Bates e proseguiamo dritti per imboccare il sentiero. 

Dai pressi del Col del Bates alla baita Corté

Lasciamo quindi la strada ed imbocchiamo il sentiero indicato dal cartello in direzione "Croce San Luigi, sentiero nr. 2".

Percorriamo un primo tratto di sentiero in ripida salita su fondo fangoso che potrebbe essere scivoloso e superiamo il sentiero che proviene dal Col De Bates in prossimità di una baita. Adesso il sentiero prosegue quasi pianeggiante ed in prossimità di una valletta incrociamo, sulla sinistra, il sentiero nr. 6-Agostino Noris che scende a valle. Proseguiamo ed usciamo dal bosco attraversando un ampio pascolo in vista della bella baita Corté, oggetto di recente ristrutturazione, dalla quale si gode di un ampio panorama sui monti dell'alta Valle Seriana e sul roccolo nei pressi della baita.

Dalla baita Corté alla Croce di San Luigi

Procediamo in direzione opposta di quella indicata dal cartello del sentiero nr. 6, trascuriamo il primo cancelletto che vediamo poco più in basso di noi e dopo un breve zig zag attraversiamo il secondo cancelletto avendo cura di chiuderlo dopo il nostro passaggio e di dare ancora uno sguardo al panorama alle nostre spalle.

Il sentiero adesso costeggia il capanno fisso di caccia nr. 629 e ci offre ancora un ampio sguardo sulla valle.

Ancora un breve tratto di sentiero in salita ed arriviamo alla Croce di San Luigi che svetta sulla valle con la sua struttura in acciaio alta 12 m, posata in opera nel 1990, con una teca contenente le reliquie di San Luigi e di S. Alessandro. Vicino alla croce troviamo un altare in pietra ed un masso con la scritta: "Così ha detto: amatevi come io vi ho amato - 1990". 

Voltiamoci verso valle e l'ombra della croce sembra indicarci la direzione nella quale dobbiamo proseguire. Il sentiero procede in ripida salita su fondo spesso scivoloso.

Dalla Croce San Luigi al bivio per la Madonna del Brandenì

Lasciamo la Croce alle nostre spalle ed inerpichiamoci sul sentiero che conduce alle antenne ed alla cima del Monte Rena, fino a raggiungere il cartello segnaletico del sentiero nr. 2, dove abbandoniamo la salita e svoltiamo a sinistra cominciando la discesa verso valle su sentiero piuttosto stretto con ampi tratti a zig zag e superiamo, su una curva, l'immissione della ripida scorciatoia che scende dalla Croce di San Luigi e ci soffermiamo a vedere l'ampio panorama sulla valle dell'Oltre Serio con il Monte Misma. Riprendiamo la discesa nel bosco, che procede dolce con ampi zig zag, attraversiamo la valletta della Brandena e poco dopo su una curva ignoriamo il sentiero che arriva dalla nostra desta e continuiamo la discesa superando un piccolo abbeveratoio per gli animali; la discesa diventa ora più ripida procedendo con attenzione tra sassi affioranti e terreno che potrebbe essere scivoloso; superiamo un altro cartello segnaletico del sentiero nr. 6 che risale in direzione opposta alla nostra, raggiungiamo un ulteriore bivio trascurando la svolta a destra segnalata come "Deviazione per Comenduno", nota come scorciatoia dei Cacciatori e attraversiamo una valletta alcune pozze d'acqua piovana sul fondo roccioso. Poco dopo ci innestiamo sul sentiero nr. 1 che arriva dalla Madonna del Narciso; svoltiamo a destra e da questo punto fino al bivio per la Madonna del Brandenì il sentiero nr. 2 si sovrappone al sentiero nr. 1. Attraversiamo la Valle Brandena con il Rio Gelminello. Proseguiamo  passando tra alcuni massi, su un sentiero in ripida discesa che in breve ci porta al bivio a quota 560 m per la Madonna del Brandenì. 

Cappella degli alpini

Dalla chiesetta di Santa Maria alla cappella degli Alpini

Il percorso prende inizio dalla chiesetta di Santa Maria a Comenduno (quota 374 m - foto nr. 1 - 3), all’incrocio tra via Santa Maria e via Briolini.

Guardando la facciata della chiesa vediamo, a sinistra dell'ingresso, una serie di cartelli (foto nr. 4) che indicano i diversi itinerari che si dipartono dalla chiesetta nella nostra direzione. Alle nostre spalle un totem a 3 facciate riporta le mappe e la segnaletica degli altri itinerari del Monte Rena.

Iniziamo il nostro itinerario imboccando via Santa Maria, la strada in salita a sinistra rispetto la facciata della chiesetta. 

Dopo pochi passi superiamo un garage (foto nr. 5) , sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli; proseguiamo dritti ed arriviamo ad uno slargo ove, proseguendo dritto, imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento (foto nr. 6 e 7), in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello che ci indica che questo tratto di percorso è in comune con gli itinerari nr. 6 (sentiero Agostino Noris), nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni), nr.2 e nr.4.

Distanza dalla partenza:200 mLunghezza del tratto:405 m
Distanza dall'arrivo:7100 mQuota:375 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Chiesetta di Santa Maria
Foto nr. 1 Chiesetta di Santa Maria
affreschi risalenti al XIV secolo all'interno della chiesetta
Foto nr. 2 affreschi risalenti al XIV secolo all'interno della chiesetta
interno della chiesetta
Foto nr. 3 interno della chiesetta
i cartelli che indicano i sentieri che partono da questo punto
Foto nr. 4 i cartelli che indicano i sentieri che partono da questo punto
Imbocchiamo via Santa Maria e superiamo un garage sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli
Foto nr. 5 Imbocchiamo via Santa Maria e superiamo un garage sulla cui spalla sinistra si vedono due bolli gialli
imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello
Foto nr. 6 imbocchiamo un sentiero a gradoni in cemento in ripida salita, chiuso tra due alti muri e contrassegnato da un cartello
sentiero a gradoni in cemento
Foto nr. 7 sentiero a gradoni in cemento

Fontanì

Dalla cappella degli Alpini al Fontanì

Usciti da questo tratto di percorso a gradoni (foto nr. 1) svoltiamo a destra ed arriviamo alla cappella degli Alpini (foto nr. 2 e 3), che lasceremo sulla nostra destra proseguendo dritti su via degli Alpini (foto nr. 4), in salita su fondo asfaltato che presto si trasformerà in fondo in cemento. Passiamo davanti ad una fontanella (sorgente Fontaní - foto nr. 5) sulla nostra sinistra, che da un po' di tempo è chiusa, mentre alla nostra destra (foto nr. 6) si innesta un ripido sentiero che sale dal Parco Martinelli di Comenduno.

Distanza dalla partenza:300 m circaLunghezza del tratto:100 m
Distanza dall'arrivo:7000 mQuota:430 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Usciti da questo tratto di percorso a gradoni svoltiamo a destra ed arriviamo alla cappella degli Alpin
Foto nr. 1 Usciti da questo tratto di percorso a gradoni svoltiamo a destra ed arriviamo alla cappella degli Alpin
la cappella degli Alpini
Foto nr. 2 la cappella degli Alpini
panorama
Foto nr. 3 panorama
 proseguiamo dritti su via degli Alpini, in salita su fondo asfaltato che presto si trasformerà in fondo in cemento.
Foto nr. 4 proseguiamo dritti su via degli Alpini, in salita su fondo asfaltato che presto si trasformerà in fondo in cemento.
Passiamo davanti ad una fontanella (sorgente Fontaní) sulla nostra sinistra, chiusa da un po' di tempo
Foto nr. 5 Passiamo davanti ad una fontanella (sorgente Fontaní) sulla nostra sinistra, chiusa da un po' di tempo
alla nostra destra si innesta un ripido sentiero che sale dal Parco Martinelli di Comenduno.
Foto nr. 6 alla nostra destra si innesta un ripido sentiero che sale dal Parco Martinelli di Comenduno.

Strada per Perola

Dal Fontanì al via Perola

Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale (foto nr. 1) e dopo una marcata curva a sinistra lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni) (foto nr. 2 e 3), molto ripido e contrassegnato dal relativo cartello. Siamo in località Casailetti (foto nr. 4). Poco più avanti incontriamo, sulla destra, un cartello che indica vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista) (foto nr. 5).

Proseguiamo e poco dopo incontriamo un altro cartello che ci indica di lasciare la via Degli Alpini svoltando a destra (foto nr. 7 e 8) per imboccare un tratto dell’antica mulattiera (foto nr. 9) che collegava Comenduno a Ganda. Dopo circa 150 m convergiamo su via Perola (foto nr. 11 e 12), una strada Agrosilvopastorale asfaltata e piuttosto ripida.

Distanza dalla partenza:800 mLunghezza del tratto:500 m
Distanza dall'arrivo:6500 mQuota:525 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale
Foto nr. 1 Proseguiamo dritti su questo tratto di strada agrosilvopastorale
dopo una marcata curva a sinistra lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni)
Foto nr. 2 dopo una marcata curva a sinistra lasciamo, sulla nostra destra, lo stacco del sentiero nr.7 (sentiero della Barchessa Antonio Manganoni)
alla nostra destra si stacca il sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni
Foto nr. 3 alla nostra destra si stacca il sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni
Siamo in località Casailetti
Foto nr. 4) Siamo in località Casailetti
Poco più avanti incontriamo, sulla destra, un cartello che indica vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista)
Foto nr. 5 Poco più avanti incontriamo, sulla destra, un cartello che indica vendita formaggi (Azienda Agricola Aquilini Battista)
un presepe permanente
Foto nr. 6 un presepe permanente
Proseguiamo e poco dopo incontriamo un altro cartello che ci indica di lasciare la via Degli Alpini svoltando a destra
Foto nr. 7 Proseguiamo e poco dopo incontriamo un altro cartello che ci indica di lasciare la via Degli Alpini svoltando a destra
il cartello che indica la svolta
Foto nr. 8 il cartello che indica la svolta
tratto dell’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda
Foto nr. 9 tratto dell’antica mulattiera che collegava Comenduno a Ganda
panorama alle nostre spalle
Foto nr. 10 panorama alle nostre spalle
Dopo circa 150 m convergiamo su via Perola
Foto nr. 11 Dopo circa 150 m convergiamo su via Perola

Bivio Merà

Dalla Stalla Martinelli al Bivio per Merà

Dopo la prima curva a sinistra incontriamo la stalla Martinelli (foto nr. 1) a monte della quale un cartello indica la svolta per il sentiero nr. 1; noi proseguiamo dritti mantenendoci su via Perola, che, dopo una curva a destra, procede in ripida salita (foto nr. 2 e 3) con qualche curva su fondo in cemento, a tratti asfaltato.

Dopo aver superato, sulla nostra sinistra, una strada privata che scende ripida da una baita immettendosi su via Perola (foto nr. 4), incrociamo, sulla destra (foto nr. 5), il sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni, che dopo pochi metri abbandona la via Perola per inerpicarsi alla nostra sinistra (foto nr. 6).

Ci manteniamo su Via Perola, che ora procede meno ripida e dopo aver attraversato la valletta della Barchessa (foto nr. 7) vediamo sulla nostra destra due deviazioni private (foto nr. 8 e 9) che conducono ciascuna ad una baita (foto nr. 10). Sulla sinistra vediamo un bel crocefisso di legno (foto nr. 11) ed alle sue spalle degli alveari in una radura dove il bosco si dirada (foto nr. 12).

Proseguiamo ancora in salita (foto nr. 13) e poco sopra, su un'ampia curva a sinistra (foto nr. 14) si innesta il sentiero che proviene da Merà; ci manteniamo sulla strada agrosilvopastorale, vediamo in alto sulla destra spuntare la baita Pradel (foto nr. 15) e passiamo accanto ad un roccolo (foto nr. 16 e 17) dal quale si gode una bella vista sulla valle (foto nr. 18)

Distanza dalla partenza:2200 mLunghezza del tratto:1400 m
Distanza dall'arrivo:5100 mQuota:677 m slm
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Dopo la prima curva a sinistra incontriamo la stalla Martinelli  con la deviazione per il sentiero nr. 1; proseguiamo dritti
Foto nr. 1 Dopo la prima curva a sinistra incontriamo la stalla Martinelli con la deviazione per il sentiero nr. 1; proseguiamo dritti
via Perola procede in ripida salita con qualche curva su fondo in cemento, a tratti asfaltato
Foto nr. 2 via Perola procede in ripida salita con qualche curva su fondo in cemento, a tratti asfaltato
via Perola procede in ripida salita
Foto nr. 3 via Perola procede in ripida salita
superiamo sulla nostra sinistra, una strada privata che scende ripida da una baita
Foto nr. 4 superiamo sulla nostra sinistra, una strada privata che scende ripida da una baita
incrociamo, sulla destra, il sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni
Foto nr. 5 incrociamo, sulla destra, il sentiero nr. 7 della Barchessa - Antonio Manganoni
dopo pochi metri il sentiero nr. 7 abbandona la via Perola per inerpicarsi alla nostra sinistra.
Foto nr. 6 dopo pochi metri il sentiero nr. 7 abbandona la via Perola per inerpicarsi alla nostra sinistra.
attraversiamo la valletta della Barchessa
Foto nr. 7 attraversiamo la valletta della Barchessa
sulla destra la strada privata che conduce ad una prima baita
Foto nr. 8 sulla destra la strada privata che conduce ad una prima baita
sulla destra la strada privata che conduce ad una seconda baita
Foto nr. 9 sulla destra la strada privata che conduce ad una seconda baita
le baite alla nostra destra
Foto nr. 10 le baite alla nostra destra
Sulla sinistra vediamo un bel crocefisso di legno ed alle sue spalle degli alveari
Foto nr. 11 Sulla sinistra vediamo un bel crocefisso di legno ed alle sue spalle degli alveari
il bosco si dirada
Foto nr. 12 il bosco si dirada
Proseguiamo ancora in salita
Foto nr. 13 Proseguiamo ancora in salita
 su un'ampia curva a sinistra si innesta il sentiero che proviene da Merà
Foto nr. 14 su un'ampia curva a sinistra si innesta il sentiero che proviene da Merà
vediamo in alto sulla destra spuntare la baita Pradel
Foto nr. 15 vediamo in alto sulla destra spuntare la baita Pradel
passiamo accanto ad un roccolo
Foto nr. 16 passiamo accanto ad un roccolo
il roccolo
Foto nr. 17 il roccolo
panorama verso il Formico
Foto nr. 18 panorama verso il Formico

Bivio Pradel

Dal bivio per Merà a località Pradel

Poco dopo il roccolo arriviamo al bivio per Merà (foto nr. 1), sulla nostra destra, segnalato da apposito cartello (foto nr. 2). Alla nostra sinistra c'è un parcheggio per le auto munite di permesso per percorrere la strada agrosilvopastorale; noi proseguiamo dritti su una mulattiera che procede abbastanza ripida con ampie curve (foto 3 e 4); dopo la seconda curva si stacca il sentiero che conduce alla baita in località Pradel (foto nr. 5).

Proseguiamo dritti e dopo un'altra curva e controcurva (foto nr. 6), sulla destra c'è la strada di accesso alla baita Pradel (foto nr. 7) che sorge su un bel punto panoramico (foto nr. 8) e la deviazione per chi prosegue sul sentiero nr. 6 Agostino Noris (foto nr. 9). Noi rimaniamo ancora per un pò sulla strada agrosilvopastorale 

Distanza dalla partenza:2400 mLunghezza del tratto:200 m
Distanza dall'arrivo:4900 mQuota:713 m s.l.m.
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Poco dopo il roccolo arriviamo al bivio per Merà
Foto nr. 1 Poco dopo il roccolo arriviamo al bivio per Merà
segnaletica
Foto nr. 2 segnaletica
la mulattiera procede abbastanza ripida con ampie curve
Foto nr. 3 la mulattiera procede abbastanza ripida con ampie curve
la seconda curva
foto nr. 4 la seconda curva
dopo la seconda curva si stacca il sentiero che conduce alla baita in località Pradel
Foto nr. 5 dopo la seconda curva si stacca il sentiero che conduce alla baita in località Pradel
Proseguiamo dritti superando un'altra curva e controcurva
Foto nr. 6 Proseguiamo dritti superando un'altra curva e controcurva
la strada di accesso alla baita Pradel
Foto nr. 7 la strada di accesso alla baita Pradel
vista panoramica sulla valle
Foto nr. 8 vista panoramica sulla valle
sulla destra c'è la strada di accesso alla baita Pradel e la deviazione per chi prosegue sul sentiero nr. 6 Agostino Noris
Foto nr. 9 sulla destra c'è la strada di accesso alla baita Pradel e la deviazione per chi prosegue sul sentiero nr. 6 Agostino Noris

località Baita Cortè

Da località Pradel a poco prima del Col de Bates 

Poco dopo aver lasciato la località Pradel vediamo sulla nostra destra un'altra stradina (foto nr. 1) che porta ad una piccola sorgente (foto nr. 2) e ad una baita (foto nr. 3) dalla quale si gode una bellissima vista sulla Valle Seriana (foto nr. 4). Noi però proseguiamo dritti ed affrontiamo un lungo rettilineo molto ripido (foto nr. 5) che ci porta ad una curva (foto nr. 6) sulla quale un cartello (foto nr. 7) ci indica di abbandonare la mulattiera che in pochissimi minuti ci porterebbe al Col del Bates (sentiero nr. 4) e proseguiamo dritti per imboccare il sentiero. 

Distanza dalla partenza:2800 mLunghezza del tratto:400 m
Distanza dall'arrivo:4500 mQuota:820 m s.l.m.
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Poco dopo aver lasciato la località Pradel vediamo sulla nostra destra un'altra stradina
Foto nr. 1 Poco dopo aver lasciato la località Pradel vediamo sulla nostra destra un'altra stradina
la stradina ci porta ad una piccola sorgente
Foto nr. 2 la stradina ci porta ad una piccola sorgente
e ad una baita dalla quale si gode una bellissima vista sula Valle Seriana
Foto nr. 3 e ad una baita dalla quale si gode una bellissima vista sula Valle Seriana
vista panoramica
Foto nr. 4 vista panoramica
 proseguiamo dritti ed affrontiamo un lungo rettilineo molto ripido
Foto nr. 5 proseguiamo dritti ed affrontiamo un lungo rettilineo molto ripido
 sulla curva un cartello ci indica di abbandonare la mulattiera e proseguire dritti su sentiero 
foto nr. 6 sulla curva un cartello ci indica di abbandonare la mulattiera e proseguire dritti su sentiero 
cartello segnaletico
foto nr. 7 cartello segnaletico

Baita Corté

Dai pressi del Col de Bates alla Baita Corté

Lasciamo quindi la strada ed imbocchiamo il sentiero indicato dal cartello (foto nr. 1) in direzione "Croce San Luigi, sentiero nr. 2".

Percorriamo un primo tratto di sentiero in ripida salita su fondo fangoso (foto nr. 2) che potrebbe essere scivoloso e superiamo il sentiero (foto nr. 3 e 4) che proviene dal Col De Bates in prossimità di una baita (foto nr. 5). Adesso il sentiero prosegue quasi pianeggiante (foto nr. 6) ed in prossimità di una valletta incrociamo, sulla sinistra, il sentiero nr. 6-Agostino Noris che scende a valle (foto nr. 7). Proseguiamo ed usciamo dal bosco attraversando un ampio pascolo (foto nr. 8) in vista della bella baita Corté, oggetto di recente ristrutturazione (foto nr. 9), dalla quale si gode di un ampio panorama sui monti dell'alta Valle Seriana (foto nr. 10) e sul roccolo nei pressi della baita (foto nr. 11).

Distanza dalla partenza:3400 mLunghezza del tratto:600 m
Distanza dall'arrivo:3900 mQuota:870 m s.l.m.
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Lasciamo quindi la strada ed imbocchiamo il sentiero indicato dal cartello
Foto nr. 1 Lasciamo quindi la strada ed imbocchiamo il sentiero indicato dal cartello
 un primo tratto di sentiero in ripida salita su fondo fangoso
Foto nr. 2 un primo tratto di sentiero in ripida salita su fondo fangoso
superiamo il sentiero che proviene dal Col De Bates
Foto nr. 3superiamo il sentiero che proviene dal Col De Bates superiamo il sentiero che proviene dal Col De Bates
superiamo il sentiero che proviene dal Col De Bates
Foto nr- 4 superiamo il sentiero che proviene dal Col De Bates
in prossimità di una baita
Foto nr. 5 in prossimità di una baita
Adesso il sentiero prosegue quasi pianeggiante
Foto nr. 6 Adesso il sentiero prosegue quasi pianeggiante
in prossimità di una valletta incrociamo, sulla sinistra, il sentiero nr. 6-Agostino Noris che scende a valle
Foto nr. 7 in prossimità di una valletta incrociamo, sulla sinistra, il sentiero nr. 6-Agostino Noris che scende a valle
Proseguiamo ed usciamo dal bosco attraversando un ampio pascolo in vista della baita Corté
Foto nr. 8 Proseguiamo ed usciamo dal bosco attraversando un ampio pascolo in vista della baita Corté
la bella baita Corté, oggetto di recente ristrutturazione
Foto nr. 9 la bella baita Corté, oggetto di recente ristrutturazione
ampio panorama sui monti dell'alta Valle Seriana
Foto nr. 10 ampio panorama sui monti dell'alta Valle Seriana
il roccolo nei pressi della baita
Foto nr. 11 il roccolo nei pressi della baita

Croce San Luigi

Dalla Baita Corté alla Croce di San Luigi

Procediamo in direzione opposta di quella indicata dal cartello (foto nr. 1) del sentiero nr. 6, trascuriamo il primo cancelletto (foto nr. 2) che vediamo poco più in basso di noi e dopo un breve zig zag attraversiamo il secondo cancelletto avendo cura di chiuderlo dopo il nostro passaggio (foto nr. 3) e di dare ancora uno sguardo al panorama alle nostre spalle (foto nr. 4).

Il sentiero adesso costeggia il capanno fisso di caccia nr. 629 (foto nr. 5) e ci offre ancora un ampio sguardo sulla valle (foto nr. 6).

Ancora un breve tratto di sentiero in salita (foto nr. 7) ed arriviamo alla Croce di San Luigi (foto nr. 8) che svetta sulla valle con la sua struttura in acciaio alta 12 m, posata in opera nel 1990, con una teca contenente le reliquie di San Luigi e di S. Alessandro. Vicino alla croce troviamo un altare in pietra ed un masso (foto nr. 9) con la scritta: "Così ha detto: amatevi come io vi ho amato - 1990". 

Voltiamoci verso valle e l'ombra della croce (foto nr. 10) sembra indicarci la direzione nella quale dobbiamo proseguire. Il sentiero procede in ripida salita su fondo spesso scivoloso 

Distanza dalla partenza:3700 mLunghezza del tratto:300 m
Distanza dall'arrivo:3600 mQuota:960 m s.l.m.
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Procediamo in direzione opposta di quella indicata dal cartello del sentiero nr. 6
Foto nr. 1 Procediamo in direzione opposta di quella indicata dal cartello del sentiero nr. 6
trascuriamo il primo cancelletto che vediamo poco più in basso di noi
Foto nr. 2 trascuriamo il primo cancelletto che vediamo poco più in basso di noi
attraversiamo il secondo cancelletto avendo cura di chiuderlo dopo il nostro passaggio
Foto nr. 3 attraversiamo il secondo cancelletto avendo cura di chiuderlo dopo il nostro passaggio
uno sguardo al panorama alle nostre spalle
Foto nr. 4 uno sguardo al panorama alle nostre spalle
Il sentiero adesso costeggia il capanno fisso di caccia nr. 629
Foto nr. 5 Il sentiero adesso costeggia il capanno fisso di caccia nr. 629
un ampio sguardo sulla valle
Foto nr. 6 un ampio sguardo sulla valle
Ancora un breve tratto di sentiero in salita
Foto nr. 7 Ancora un breve tratto di sentiero in salita
la  Croce di San Luigi svetta sulla valle
Foto nr. 8 la Croce di San Luigi svetta sulla valle
un masso con la scritta: "Così ha detto: amatevi come io vi ho amato - 1990"
Foto nr. 9 un masso con la scritta: "Così ha detto: amatevi come io vi ho amato - 1990"
Voltiamoci verso valle e l'ombra della croce sembra indicarci la direzione nella quale dobbiamo proseguire
Foto nr. 10 Voltiamoci verso valle e l'ombra della croce sembra indicarci la direzione nella quale dobbiamo proseguire

Bivio madonna del Brandenì

Dalla Croce San Luigi al bivio per la Madonna del Brandenì

Lasciamo la Croce alle nostre spalle ed inerpichiamoci sul sentiero (foto nr. 1) che conduce alle antenne ed alla cima del Monte Rena, fino a raggiungere il cartello segnaletico (foto nr. 2) del sentiero nr. 2, dove abbandoniamo la salita e svoltiamo a sinistra cominciando la discesa verso valle (foto nr. 3) su sentiero piuttosto stretto con ampi tratti a zig zag e superiamo, su una curva, l'immissione della ripida scorciatoia (foto nr. 4) che scende dalla Croce di San Luigi e ci soffermiamo a vedere l'ampio panorama (foto nr. 5) sulla valle dell'Oltre Serio con il Monte Misma. Riprendiamo la discesa nel bosco (foto nr. 6), che procede dolce con ampi zig zag, attraversiamo la valletta della Brandena (foto nr. 7) e poco dopo su una curva ignoriamo il sentiero che arriva dalla nostra desta (foto nr. 8) e continuiamo la discesa superando un piccolo abbeveratoio per gli animali (foto nr. 9); la discesa diventa ora più ripida procedendo con attenzione tra sassi affioranti (foto nr. 10) e terreno che potrebbe essere scivoloso (foto nr. 11); superiamo un altro cartello segnaletico (foto nr. 12) del sentiero nr. 6 che risale in direzione opposta alla nostra, raggiungiamo un ulteriore bivio trascurando la svolta a destra (foto nr. 13) segnalata come "Deviazione per Comenduno", nota come scorciatoia dei Cacciatori e attraversiamo una valletta alcune pozze d'acqua piovana (foto nr. 14) sul fondo roccioso. Poco dopo ci innestiamo sul sentiero nr. 1 (foto nr. 15) che arriva dalla Madonna del Narciso; svoltiamo a destra e da questo punto fino al bivio per la Madonna del Brandenì il sentiero nr. 2 si sovrappone al sentiero nr. 1. Attraversiamo la Valle Brandena (foto nr. 16) con il Rio Gelminello. Proseguiamo  passando tra alcuni massi (foto nr. 17), su un sentiero in ripida discesa (foto nr. 18) che in breve ci porta al bivio (foto nr. 19) a quota 560 m per la Madonna del Brandenì. 

Distanza dalla partenza:6100 mLunghezza del tratto:2400 m
Distanza dall'arrivo:1200 mQuota:560 m s.l.m.
I dati si riferiscono al punto di arrivo del paragrafo
Lasciamo la Croce alle nostre spalle ed inerpichiamoci sul sentiero che conduce alle antenne ed alla cima del Monte Rena
Foto nr. 1 Lasciamo la Croce alle nostre spalle ed inerpichiamoci sul sentiero che conduce alle antenne ed alla cima del Monte Rena
raggiungiamo il cartello segnaletico del sentiero nr. 2, dove abbandoniamo la salita e svoltiamo a sinistra
Foto nr. 2 raggiungiamo il cartello segnaletico del sentiero nr. 2, dove abbandoniamo la salita e svoltiamo a sinistra
cominciamo la discesa verso valle 
Foto nr. 3 cominciamo la discesa verso valle 
superiamo, su una curva, l'immissione della ripida scorciatoia che scende dalla Croce di San Luigi
Foto nr. 4 superiamo, su una curva, l'immissione della ripida scorciatoia che scende dalla Croce di San Luigi
ci soffermiamo a vedere l'ampio panorama sulla valle dell'Oltre Serio con il Monte Misma
Foto nr. 5 ci soffermiamo a vedere l'ampio panorama sulla valle dell'Oltre Serio con il Monte Misma
la discesa nel bosco procede dolce con ampi zig zag
Foto nr. 6 la discesa nel bosco procede dolce con ampi zig zag
attraversiamo la valletta della Brandena
Foto nr. 7 attraversiamo la valletta della Brandena
su una curva ignoriamo il sentiero che arriva dalla nostra desta
Foto nr. 8 su una curva ignoriamo il sentiero che arriva dalla nostra desta
superiamo un piccolo abbeveratoio per gli animali
Foto nr. 9 superiamo un piccolo abbeveratoio per gli animali
la discesa diventa ora più ripida procedendo con attenzione tra sassi affioranti
Foto nr. 10 la discesa diventa ora più ripida procedendo con attenzione tra sassi affioranti
procediamo con attenzione tra sassi affioranti e terreno che potrebbe essere scivoloso
Foto nr. 11 procediamo con attenzione tra sassi affioranti e terreno che potrebbe essere scivoloso
superiamo un altro cartello segnaletico del sentiero nr. 6 che risale in direzione opposta alla nostra
Foto nr. 12 superiamo un altro cartello segnaletico del sentiero nr. 6 che risale in direzione opposta alla nostra
raggiungiamo un bivio trascurando la svolta a destra segnalata come "Deviazione per Comenduno", nota come scorciatoia dei Cacciatori
Foto nr. 13 raggiungiamo un bivio trascurando la svolta a destra segnalata come "Deviazione per Comenduno", nota come scorciatoia dei Cacciatori
attraversiamo una valletta con alcune pozze d'acqua piovana sul fondo roccioso
Foto nr. 14 attraversiamo una valletta con alcune pozze d'acqua piovana sul fondo roccioso
ci innestiamo sul sentiero nr. 1 che arriva dalla Madonna del Narciso
Foto nr. 15 ci innestiamo sul sentiero nr. 1 che arriva dalla Madonna del Narciso
attraversiamo la valle Brandena con il Rio Gelminello
Foto nr. 16 attraversiamo la valle Brandena con il Rio Gelminello
Proseguiamo  passando tra alcuni massi
Foto nr. 17 Proseguiamo  passando tra alcuni massi
procediamo su sentiero in ripida discesa
Foto nr. 18 procediamo su sentiero in ripida discesa
arriviamo al bivio a quota 560 m per la Madonna del Brandenì.
Foto nr. 19 arriviamo al bivio a quota 560 m per la Madonna del Brandenì.