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Pizzo Pianezza e Diga del Gleno
08/07/2021

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Stamattina ci siamo salutati, alle 6 e mezza, commentando le previsioni metereologiche:  “pioggia verso l’una, temporale verso le sedici”… e su questa falsariga sono proseguiti tutti i nostri discorsi: “speriamo di portare a termine la gita senza bagnarci”, “ speriamo che il sole resista almeno fino all’una” e così via.

Protagoniste sono quindi state le “previsioni del tempo” che con l’attuale tecnolgia sono piuttosto realistiche.

Ma in questo modo si rischia di non godere della parte buona della giornata, avendo il pensiero rivolto al dopo….

Infatti la mattinata è stata bella, quasi sempre soleggiata e ci è stato concesso di salire fino al Pizzo Pianezza con ottima visibilità e gradevole temperatura,  ma lo sguardo rivolto alle poche nubi grigie che si affacciavano ai monti più alti  alimentava inevitabilmente il dubbio della pioggia in arrivo!

Fra dubbi e certezze abbiamo tuttavia seguito il  programma della escursione così ben predisposto da Armando escludendo soltanto il prolungamento della discesa (e poi della breve risalita) dalla Diga del Gleno verso Bueggio, e ritorno al borgo di Pianezza da cui siamo partiti, optando per la discesa diretta Diga del Gleno/Pianezza.

Volendo fare una breve descrizione  dell’itinerario direi che il sentiero verso il Pizzo Pianezza è ripido, un po’ meno nella prima parte fino alla Baita Napoleù, molto di più dopo, soprattutto quando si arriva sullo sfasciume di sassi  fuori dal bosco.

 La vetta  è un verde ripido prato che sovrasta i paesi della Val di Scalve e si affaccia sulla valle del Gleno.

Un freddo vento non ci ha permesso di sostare qui se non pochi minuti. Anche se limitato da nuvole sparse, il panorama è ampio e bello.

La accogliente Baita Napoleù ci ha ospitati per il frugale pranzo prima di prendere la direzione verso la Diga del Gleno.

Questo tratto lo conosciamo tutti, è facile, ma ciò non toglie che sia anche molto bello ed alimenta sempre grandi emozioni ricordando, con le incombenti ed ora coreografiche rovine della diga, la tragedia accaduta nell’anno 1923.

Infine la pioggia è arrivata: quando eravamo già a casa.

                                  Rosanna

Lunghezza percorso Km.9,3 Dislivello totale mt.1120

Partecipanti n.11: Adriano, A. Secomandi, Armando, Elisabetta, Fausto N., Fulberto, Giovanni, Lucia, Nando Renata, Rosanna,