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Pian della Regina e Piz Olda
19/10/2017

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Per il bene della nostra terra stiamo facendo tutti il ballo della pioggia ma finchè questo autunno ci regalerà queste straordinarie giornate noi ne approfittiamo, felici, per camminare sui nostri bellissimi monti secondo il programma stabilito ai primi di settembre.

Il Pian della Regina e Piz Olda si trovano in Valcamonica, sempre nel complesso montuoso dell’Adamello, con altezza sui 2600 metri e solo questo bel tempo autunnale rende incredibilmente leggera la faticosa ascensione.

Dopo un discreto sentiero nel bosco, per arrivare alla croce di vetta del Pian della Regina abbiamo percorso quella che io chiamo la “scala della Regina”: una ripida ascesa, di forse 400/500 metri di dislivello e, benché veramente scosceso, il terreno così asciutto ci ha evitato qualsiasi problema di scivolamento, ne sull’erba ne sui sassi.

Il panorama che si è presentato, anche se ormai siamo avvezzi alla bellezza dei nostri monti, non ha potuto non stupirci; lo sguardo spaziava a 360 gradi sui monti all’orizzonte in un cielo limpido, dalla Presolana, al Disgrazia, al Bernina e poi tutte le cime intorno all’inconfondibile Adamello: Sandro e Fausto hanno fatto a gara a ricordarne i nomi, io per nominarli dovrei guardare una cartina.

Fra la cima di Pian della Regina e il Piz Olda c’è una breve ripida discesa e una più comoda risalita sul pendio erboso del secondo; sulla vetta una piccola croce con la ormai immancabile fila di pezze colorate (imitazione delle “preghiere” tibetane) ci ha segnato la fine del percorso di “andata” ed erano le ore 13.

Dopo una breve sosta per il pranzo, riprendiamo il cammino per il ritorno dal sentiero che scendendo dal Piz Olda verso la malga Corti ci deve portare, secondo il tragitto programmato, alle nostre auto parcheggiate poco sopra l’abitato di Saviore, con un giro ad anello.

L’anello però si è mostrato spezzato perché ad un certo punto non abbiamo più trovato i segni CAI o forse abbiamo preso una deviazione sbagliata. Ma il GPS ed i nostri abili navigatori, Armando e Roberto, ci hanno guidato fra gli alberi ed i cespugli del fitto bosco per una buona mezz’ora; è stata una vera piacevole sorpresa, nemmeno un passo in più abbiamo dovuto fare; usciti dal bosco, ecco le nostre auto!

L’ultimo raggio di sole l’abbiamo assorbito sul terrazzo del bar del paese con bicchieri di birra, di succo di frutta e di un gelato.

…..aspettando la pioggia, mi firmo: 

                                                              Rosanna..

 

Escursionisti: Armando, Roberto, Sandro, Fausto, Giovanni, Ida, Elisabetta, Rosanna e Graziella

 Note: Lunghezza del percorso: poco più di 12 Km. Dislivello 1350 metri