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Monte Guglielmo

Monte Guglielmo
15/02/2024

 Bucanevi, il fiore più presente oggi - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 verso Cascina Costarica - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Cascina Costarica (m 1420) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 Renata nei pressi del Fosso di Colonno - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Monte Guglielmo Cascina Stalletti Bassi - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 Cascina Stalletti Bassi - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Cascina Stalletti Bassi - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 Cascina Stalletti Alti - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 si lascia il sentiero CAI 318 si prende il CAI 325 - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 Il tratto finale della salita - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Gigi e Adriano in coda al gruppo - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 In vista del Monumento al Cristo Redentore - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Monte Guglielmo Monumento al Cristo Redentore (m 1948) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 Pranzo sulla gradinata del Monumento - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 In discesa verso il Rifugio Almici - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Panoramica verso Malga Guglielmo di Sopra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Rifugio Almici (m 1866) - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 In discesa verso Malga Guglielmo di Sopra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Malga Guglielmo di Sopra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 Malga Guglielmo di Sopra - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
 panoramica verso il Lago d'Iseo - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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 Malga Guglielmo di Sotto - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Una bella giornata anche quella di ieri con cielo sereno e poco vento. Qualcuno ha camminato  con maglietta a maniche corte.

E' stato bello, innanzitutto, l'avvicinamento, in auto,  alla Croce di Marone percorrendo lentamente la vecchia strada che, poco prima di Zone, si diparte sulla destra e dopo alcuni chilometri raggiunge il passetto nei pressi del quale abbiamo parcheggiato l'auto.   La strada è abbastanza accidentata ed è per questo che si deve guidare lentamente e con attenzione: i trasportati hanno invece avuto il tempo  di guardare i bei boschi  e le ampie zone rurali che si attraversano, le vecchie cascine e le baite ristrutturate, e soprattutto le candide falesie che, sulla sinistra salendo, presentano tante  vie di scalata per rocciatori, anche alle prime armi.

Lasciate le auto e avuta la spiegazione del diverso itinerario previsto che ha lasciato per la discesa quella che sembrava la via più diretta per la salita (e sulla quale diversi escursionisti man mano di incamminavano) ci siamo diretti un po' perplessi, sulla sterrata più in basso che aveva tendenza a scendere più che a salire. Dovevamo infatti percorrere alcuni chilometri attraversando la base del Monte Guglielmo per dirigerci verso il versante di salita che si raggiunge dalla Valtrompia.

Si è camminato, in questa prima parte, in scioltezza su un facile terreno, in leggera salita, attraversando fitti boschi e brulle malghe (nel loro aspetto invernale) scoprendo diverse belle località.

Eravamo tutti muniti di ciaspole che però sono rimaste legate agli zaini, inutilizzate anche quando, verso quota 1500/1600 metri, si è cominciato a calpestare neve. Infatti dopo i giorni della nevicata molte persone sono salite sul Monte  Guglielmo prima di noi  ed hanno tracciato una  pista con neve pressata lungo la quale si è camminato facilmente con i soli scarponi.

Naturalmente, su questo secondo tratto, innevato e ripido, si è camminato “facilmente” (voglio dire, senza scivolare o sprofondare) ma con un bel poco di fatica!

Man mano che si arrivava alla meta, ognuno cominciava ad aprire lo zaino per rifocillarsi, approfittando della seduta offerta dalla gradinata della grande Cappella che caratterizza questa cima. Evidentemente avevamo bisogno di recuperare al più presto le forze senza aspettare l'arrivo di coloro che erano un poco più  indietro. . Dolce e caffè sono stati comunque condivisi fra tutti.

Con il sole di fronte si stava davvero bene e abbiamo avuto una  piacevole lunga sosta.

Il percorso del ritorno è stato più breve; la neve si era fatta un po marcia ma anche qui, il passaggio precedente di molte persone aveva consolidato lo strato di neve e pochi sono stati  gli “sprofondamenti”.

Terminata la neve abbiamo camminato ancora su una ampia strada agrosilvopastorale che conduce fino alla località Croce di Marone; solamente verso la parte finale abbiamo usato quella che era la mulattiera originaria (prima che scavassero la strada percorribile dai mezzi) e soprattutto ai bordi di questa c'erano fitti mazzi di bucanevi: ne abbiamo visti lungo tutti i tratti boscosi, ma qui erano proprio tanti e bellissimi.

                                   Rosanna

 

Partecipanti n. 15: Adriano, Anna, Armando, Beppe, Claudio, Franco, Emilio,

Gigi, Luigi, Marta, Nando, Renata, Rosanna, Silvana N., Simonetta.

 



Rifugio Croce di Marone
Monte guglielmo
m 900
900
Km 12.2
ore 6
m 1160
m 1957
E: (escursionistico)
Traccia gpx del percorso
Locandina descrittiva del percorso