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Val Grosina - Verso il Rifugio Capanna Dosdè in Val d'Avedo
31/05/2018

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Pur con previsioni metereologiche incerte abbiamo deciso di compiere l’escursione in questa lontana valle: si trattava di arrivare a Tirano passando per l’Aprica e poi salire la strada della Val Grosina fino all’ultimo villaggio che si chiama Eita: circa tre ore e mezzo di viaggio in auto che però non è stato per niente noioso né faticoso. Iniziato il cammino, nel primo tragitto della Val d’Avedo, o di Vermolera, qualche spiraglio di sole fra le alte nubi ci dava speranza di evitare la pioggia ma verso le ore 11, anche se sottile e tranquilla, la pioggia ci ha obbligato ad indossare i nostri impermeabili e ad interrompere la salita verso il Rifugio Dosdè. Avevamo da poco superato le baite presso lago di Tres quando è scesa una fitta nebbia ed è stato chiaro che il sole non sarebbe più tornato per cui abbiamo ripreso la via del ritorno. Abbiamo raggiunto una baita in fase di costruzione nei prati di località Vermolera e ci siamo riparati per il periodo del pranzo e qui, appoggiati ad un tavolo di fortuna, abbiamo fatto onore al salame, questa volta offerto da Armando. Giunti a valle, abbiamo indugiato nella visita al semplice ma grazioso paesello di Eita e quindi ci siamo sistemati in macchina per il ritorno. All’Aprica abbiamo approfittato della generosità del nostro amico Nando che per festeggiare il suo compleanno (in realtà passato già da qualche giorno) ci ha offerto un gelato: la gelataia ci ha stupito per i grossi, oltre che buoni, coni che ci ha preparato. Nonostante l’inclemenza del tempo l’escursione in questi luoghi selvaggi della Val Grosina non ha smorzato il nostro entusiasmo e si è rivelata decisamente interessante e bella: gli alti monti che la circondano ci fanno sognare ardite salite alle vette, i numerosi  corsi d’acqua e le schiumanti cascate sono molto scenografici, i verdissimi pascoli e le semplici baite sono da immaginare fra pochi giorni pieni di animali (mucche, cavalli, pecore) che, con i loro custodi, salgono fino a qui per il periodo estivo. Non c’è luogo né tempo che in montagna non dia emozioni e piacere.                                                                          Rosanna