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Monte Cancervo e Venturosa
17/09/2020

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
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Facciamo ancora un po’ fatica a trovarci numerosi il giovedì: oggi siamo in cinque.

Armando ha così avuto vita facile a convincerci di intraprendere il percorso n.3 fra quelli da lui prospettati, quello, per intenderci, in cui è previsto un tratto EE, l’unico che anche lui non aveva ancora sperimentato.

Il “Canalino dei sassi” inizia oltrepassata di qualche chilometro la frazione Pianca di San Giovanni Bianco ed è tracciato in uno dei canaloni sul ripido pendio che porta al Monte Cancervo, proprio sotto il coreografico bastione di creste e roccette. A giudicare dalle numerose ragnatele che ho spezzato al mio passaggio non è certamente molto frequentato. Procedere su questo sentiero è richiesta attenzione e buona volontà ma è davvero bellissimo e gratificante per ogni escursionista. Usciti dal bosco si sale nello stretto sentiero con ripetuti tornanti intagliati nel pendio erboso quasi a sbalzo sopra San Giovanni Bianco.

Raggiunte le creste, per arrivare poi alla vetta del Cancervo e del Ventulosa si attraversa una grande verde prateria di montagna, con dolci e ripetuti pendii dai quali si gode un panorama meraviglioso, soprattutto quando la giornata è tersa come questa odierna. Per darvi un esempio della spettacolo di cui abbiamo goduto elenco solo alcuni dei monti visibili tutt’intorno: il Disgrazia, Pizzo tre Signori, Grignone, Grignetta, Resegone, Roncola….e tutti gli altri che li collegano.

Probabilmente abbiamo impiegato per il previsto giro più tempo rispetto e quanto è conteggiato sui “tracciati” Internet ma la piacevolezza della temperatura e la luminosità del paesaggio sono stati validi alibi.

Il sentiero in discesa, per contro, è stato molto semplice: dal Passo Grialeggio, fra il Ventulosa ed il Cancervo scende un ampio sentiero agrosilvopastorale tracciato nel fitto bosco di faggi, pini ed alcune betulle, raggiungendo località Cascina Piazzo, proprio a due passi da dove avevamo lasciato, al mattino, le nostre auto.

In tutta la giornata non abbiamo incrociato persone, di sfuggita abbiamo visto un solitario stambecco e una grossa marmotta ci ha osservato per pochi secondi davanti alla “Baita del Giacom” prima di nascondersi lanciando il suo fortissimo fischio di allerta.

                           Rosanna

Percorso Km 11 circa - Dislivello totale mt.1160 circa.

Partecipanti: (5) Alba P. Armando, Dario, Giliola, Rosanna