Salta al contenuto principale

Ciaspolata al Rifugio Monte Vaccaro e Cima Vaccaro
22/02/2018

  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.
  - © G.S. Marinelli, riproduzione vietata.

Una giornata ancora invernale ha caratterizzato l’escursione di ieri. Abbiamo avuto solo qualche raggio di pallido sole e per il resto abbiamo “goduto” di nebbia intermittente, vento freddo soprattutto sulla Cima Vaccaro e ogni tanto piccolissimi fiocchi di neve; ma nulla ha potuto smorzare il nostro entusiasmo e la nostra allegria.

Siamo partiti in tredici; agli immancabili i cui nomi leggerete in prosieguo, si sono uniti Alba e Dario che da tempo non vedevamo impegnati come erano ad accudire i vari nipotini.

Elisabetta ha sfidato la sua paura per la neve ed ha raggiunto la vetta con il suo passo di marciatrice; Efrem ha sofferto un poco a causa della lunga assenza dalle nostre camminate; in ogni modo

quasi tutti sono giunti in vetta con buone performance.

La coltre di neve era solida ed i nostri ramponcini ci hanno tenuto saldamente in piedi mentre le ciaspole sono rimaste inutilizzate.

Abbiamo percorso la classica via di salita da Parre, prima su mulattiera priva di neve fino quasi al Monte Alino e poi sulla bella pendice del Monte Vaccaro fino al ripido crinale della vetta.

Luciano si è invece fermato al Rifugio Monte Vaccaro e da solo si è preoccupato di accendere la stufa del locale invernale e quando noi siamo arrivati di ritorno dalla vetta, abbiamo trovato un piacevo tepore che ha garantito un pranzo ristoratore.

Alla fine c’è stato l’immancabile scambio di cioccolato, caffè e grappa, il tutto condito da battute, immagini fotografiche sui vari telefonini e sinceri auguri per l’Atalanta! (oggi che scrivo so che purtroppo ha perso).

Il ritorno è stato su stesso sentiero perché la nebbia non rendeva sicuro intraprendere un diverso percorso e pertanto abbiamo bevuto il the di Armando al punto ristoro presso la piccola suggestiva Chiesa di Sant’Antonio.

Don Eleuterio, che tempo fa si era unito alla nostra compagnia, come riferitoci da Sandro, ha sentenziato che per vivere bene bisogna ridere almeno nove volte al giorno: ieri eravamo tutti molto ben disposti ed abbiamo riso molto di più.

                                 Rosanna

Note: Lunghezza del percorso: 14 Km - Dislivello: mt 1250

Escursionisti 13: Alba B, Alba P, Armando, Dario, Efrem, Elisabetta, Giovanni, Graziella, Luciano, Nando, Rosanna, Roberto, Sandro